Un funambolo turco a Bologna nel 1547
Il palazzo del Podestà di Bologna, costruito nel XIII secolo, fu la prima sede del governo cittadino. Leggiamo dal libro di Marco Poli e Tiziano Costa “Storie sotto il Voltone” i vari usi a cui fu adibito il Salone del Podestà dell’omonimo palazzo.
“Già agli inizi del Cinquecento la Sala fu concessa per spettacoli pubblici. Famosa è rimasta l’esibizione di un funambolo turco nel 1547. Era proprio turco, girava per strada col turbante e ricchi abiti orientali ed era accompagnato dal suo impresario, un veneziano intraprendente che probabilmente l’aveva reclutato nella sua terra con la quale i veneziani avevano continui rapporti commerciali. Il cronista Rainieri ci ha lasciato una minuziosa cronaca di quello spettacolo che affascinò i bolognesi che affollarono il salone con una media di cinquemila presenze ad ogni rappresentazione. Una robusta corda era stata tesa per tutta la lunghezza della sala. Il turco fece pericolosi ed incredibili esercizi che tennero gli spettatori col fiato sospeso. Sulla fune correva avanti e indietro come fosse per strada, poi fece cose sempre più difficili, correndo con due padelle legate ai piedi, oppure coi trampoli, o a zoppo galletto e perfino stando a sedere dentro un paiolo. Ogni tanto fingeva di cadere per dare una sferzata di emozione alla folla sottostante, che gridava o restava col fiato sospeso. L’incasso fu ingente, tanto ingente che ingolosì il cardinale. Con la scusa che quello era un infedele si sentì in «diritto» di sequestrare tutta la somma. La città intera insorse contro questa prepotenza ed il cardinale dovette prudentemente restituirla per evitare guai peggiori”, p. 16.
Marco Poli – Tiziano Costa, Storie sotto il Voltone. Alla riscoperta dell’antico centro di Bologna, Bologna, Studio Costa, 1996.